Buona primavera a tutti voi, amiche e amici, e buona Pasqua. Questo è quel periodo dell’anno in cui esplodono le allergie, gli sbalzi di pressione atmosferica e i valori delle analisi del sangue a causa delle abbuffate pasquali: insomma, tutto si traduce con il fiorire di terribili attacchi di cefalea per tutti noi. La nostra redazione vi è vicina, sempre, sappiatelo, e se ci scherziamo un po’ su è solo perché siamo convinti che praticare umorismo sia un modo per accrescere la resilienza. Di contro, la fine della brutta stagione porta con sé anche la fine del freddo (che, a onor del vero, quest’anno non è mai arrivato per davvero), il che implica il miglioramento della cefalea per molti altri pazienti che invece il freddo lo soffrono. Prima o poi, dovremmo approfondire la questione caldo – freddo e cefalea, magari fateci sapere se vi interessa e ci dedicheremo più spazio. Continuiamo a segnalare il ritardo nell’immissione in commercio a carico del SSN dei farmaci della famiglia dei gepanti, e della non disponibilità su tutto il territorio nazionale dell’eptinezumab. Certo, non sono farmaci salvavita, ma per molti pazienti sono una speranza di una vita migliore. In tempi in cui si discute molto di qualità e dignità della vita, si ignora chi potrebbe averne una più normale, a causa di ritardi davvero incomprensibili. Sappiamo bene che con le nostre doglianze non velocizzeremo i processi amministrativi, ma siamo certi ci sia da parte di un bollettino dell’associazione pazienti per i pazienti il dovere di testimoniare, ricordare e protestare per ciò che si potrebbe fare e non si fa.

Chiusa la parentesi dei saluti e delle considerazioni generali sul mondo delle cefalee, veniamo ora ai ricchi contenuti del corrente numero del giornalino, che abbiamo reso quasi monotematico perché, come ogni anno, l’otto marzo si celebra la giornata internazionale dei diritti delle donne (perché chiamarla “festa delle donne” non rende bene l’idea del significato profondo di questa ricorrenza). Essendo le cefalee una serie di patologie a prevalente espressione nel sesso femminile, ci è apparso doveroso onorare le donne e i loro diritti parlando di loro nel nostro numero.

Si parte con un’intervista alla professoressa dell’Università di Pavia Rossella Nappi, ginecologa di fama mondiale e grande amica della nostra associazione. Grazie alla sua vasta esperienza nel campo dell’endocrinologia ginecologica e con all’attivo una cinquantina di pubblicazioni scientifiche (di cui una recentissima sulla prestigiosa rivista New England Journal of Medicine) sulla relazione tra ormoni femminili e la cefalea ci illustrerà lo stretto rapporto tra pillola anticoncezionale e cefalee. Infatti, parlando di diritti femminili, sicuramente quello alla contraccezione è spesso ingiustamente uno dei meno citati, senza dimenticare che spesso l’uso di tali farmaci nelle nostre pazienti emicraniche può esser addirittura parte della cura del mal di testa, o di altre patologie endocrino-ginecologiche (una per tutte, la dolorosissima endometriosi).

Restando sempre in tema femminile, nello scorso editoriale accennavamo al fatto che da gennaio assumeva il ruolo di Editor in Chief (direttrice) della prestigiosa rivista scientifica Cephalalgia (organo ufficiale della Società Internazionale delle Cefalee) la professoressa Simona Sacco dell’Università dell’Aquila. Abbiamo pensato di intervistarla e lei gentilente ha acconsentito, raccontandoci le sfide che l’attendono nel suo nuovo ruolo e parlando del ruolo delle donne nel campo scientifico, in particolare di quelle italiane che si dedicano alla lotta contro il mal di testa. Davvero una bella intervista, che speriamo possa essere d’ispirazione per le nostre lettrici.

Per la rubrica Amarcord, sempre per restare in tema femminile, recuperiamo un articolo di agosto 2009 che tratta la complessa relazione tra gravidanza e ictus nelle pazienti emicraniche, a cura della dottoressa Anna Cavallini del Mondino di Pavia.

Infine, in questo numero non ci sarà la rubrica cefalea in cucina per lasciar spazio a un intervento del dottor Emanuele De Giorgi, nutrizionista e divulgatore, nonché paziente con cefalea a grappolo. Infatti, il 21 marzo è stata la giornata europea dedicata alla cefalea a grappolo. Chi meglio di lui poteva parlarcene!?!

Come sempre, spero che gli argomenti siano di vostro gradimento. Buona lettura e fateci conoscere i vostri commenti.