Ben ritrovati amiche e amici, eccoci giunti al termine di un inverno mite, pronto a volgere in primavera, stagione spesso sfortunata per i sofferenti di cefalea a grappolo, ma più amata da quegli emicranici che soffrono particolarmente i climi più estremi.
Aspettavamo in questi giorni la notizia della rimborsabilità per i gepanti (una nuova classe di farmaci sintomatici per l’emicrania e attivi pure come profilassi, di cui vi accennavo in chiusura dell’editoriale precedente) e l’immissione in commercio del nuovo anticorpo monoclonale da fare endovena trimestralmente, ma ancora non abbiamo avuto nuove, purtroppo.
Tuttavia, questo inverno non è passato invano per noi cefalalgici perché qualcosa si sta muovendo sul fronte della legge 81/2020, che riconosceva le cefalee croniche primarie come patologie ad impatto sociale, mai entrata in vigore per la mancanza dei decreti attuativi. Il Ministero della Salute ha fatto giungere all’attenzione della Conferenza Stato Regioni il decreto sull’adozione delle “Linee di indirizzo per la realizzazione dei progetti regionali finalizzati a sperimentare metodi innovativi di presa in carico delle persone affette da cefalea primaria cornica”, destinando ad esso un budget di 10 milioni per il biennio 2023/24, da suddividere per le varie regioni. Certo, è poco se confrontato al notevole impatto della patologia, ma è pur sempre un inizio. Avanti così.

Mi perdonerete se, prima di introdurre i contenuti di questa edizione, comincio questo editoriale facendo le condoglianze al nostro Roberto Nappi, colonna portante e motore inarrestabile del nostro piccolo periodico, che ha subito un grave e inatteso lutto. Ci stringiamo tutti attorno al suo dolore.

Veniamo ora ai contributi presenti su questo numero. Iniziamo dall’intervista al professor Vittorio Di Piero responsabile del Centro Cefalee del Policlinico Umberto I di Roma e della terapia subintensiva neurologica dello stesso ospedale (a quattro mani con la dottoranda Giada Giuliani). Proprio in virtù della sua duplice competenza, ne approfittiamo per approfondire con lui la relazione bidirezionale esistente tra cefalee e problemi cerebrovascolari.
Nell’intervista, il prof. Di Piero parla di fattori di rischio metabolici e di aumentato fabbisogno energetico del cervello dei soggetti con emicrania, fornendo quasi un pallonetto per introdurre il secondo articolo, che affronta proprio il tema del metabolismo neuronale dei pazienti con emicrania. Si tratta di un estratto di un mio webinar dedicato ai membri dell’associazione pazienti che aveva suscitato molto interesse e mi è quindi stato chiesto di lasciarne traccia scritta proprio qui su Cefalee Today. Non potevo, ovviamente, tirarmi indietro, quindi mi scuso con voi per l’eccesso di esposizione personale in questo numero.

Per la rubrica “la Cefalea in cucina”, la dottoressa Eleonora Di Pietro, biologa nutrizionista dell’Associazione Eupraxia, ci racconterà la magnifica e incredibile storia della noce moscata, una spezia che forse ha determinato il destino del Mondo Moderno, per come noi lo conosciamo. Non immaginavo minimamente potesse essere stata tanto costosa e importante né le suo potenzialità curative nella cefalea. La prossima volta devo ricordare di grattugiarne un po’, hai visto mai!

Infine, per la rubrica Amarcord, recuperiamo un articolo datato dicembre 2003, del dottor Alberto Proietti Cecchini, ottimo collega e grande esperto di cefalee. Il tema è sempre attuale: si parla della nevralgia del trigemino. È una delle diagnosi più sovrastimante nel mondo delle cefalee, spesso causa di confusione e perdita di tempo per il paziente che, convinto di avere tale disturbo, non curerà la propria forma di mal di testa. Mi auguro che la lettura di questo articolo possa tornarvi utile, magari leggendolo vi riconoscerete nella diagnosi o capirete che non si tratta del vostro caso e che quindi siete solo incappati in una diagnosi imprecisa.

Come sempre, spero che gli argomenti siano di vostro gradimento.
Buona lettura e fateci conoscere i vostri commenti.