Ben ritrovati, amiche e amici. Anche questa caldissima estate è passata e con l’operoso autunno riprendono tutte le attività. Si sa, il mal di testa non va mai in vacanza, ma noi speriamo che vi abbia dato un po’ di sollievo, ma ahimè, si sa che spesso il caldo eccessivo e gli esotici stravizi dell’anarchia vacanziera non sono affatto d’aiuto. Tra le tante attività ricominciate in questo periodo, ci sono i congressi, finalmente tornati in presenza, pur nel rispetto delle norme del distanziamento e del green pass. Come non menzionare allora il recentissimo convegno internazionale per i 50 anni del Centro Cefalee Mondino di Pavia, fondato dal prof. Giuseppe Nappi. Tutto l’ecosistema a cui noi facciamo riferimento, da questo rotocalco alla fondazione CIRNA (di cui nel 2020 è ricorso il trentesimo anniversario), passando per l’associazione Al.Ce. Group, fa riferimento all’attività visionaria e contestualmente concreta che il prof. Nappi ha tenacemente portato avanti nel corso degli anni. Ecco perché alla fine dell’evento ha ricevuto un premio alla carriera intitolato “Lifetime Achivement Award”, con una scultura commemorativa dell’artista pavese Luciano Ferro, intitolata “il viaggio”, evocativa della ricerca scientifica come un viaggio di esplorazione per il progresso delle conoscenze che, scoperta dopo scoperta e di generazione in generazione, continua nel tempo. Questo è il giusto tributo per chi ha passato il testimone, ma ancora è una guida per i propri successori, discepoli ed epigoni, da lui indirizzati in questa corsa infinita. Da ultimo tra i suoi allievi non posso che esser felice per questo tributo onoratogli. Sempre nel convegno di Pavia vi è stata una sezione realizzata con Al.Ce. Group-CIRNA Foundation più dedicata ai pazienti e alle loro problematicità. In particolare, c’è stato un intervento molto apprezzato sulla telemedicina nelle cefalee, argomento già trattato anche da noi e sul quale torneremo nel nuovo anno. Al termine della “nostra” sezione del congresso è stato conferito, come annunciato nello scorso numero, il premio Paolo Rossi per un giovane ricercatore nel settore delle cefalee.
È davvero bello ricordare così il nostro amico precocemente scomparso e onorare il suo nome, perché la sua missione non termini. “Non si è morti finché si è vivi nella memoria di chi ci ha amati” recita un proverbio e Paolo e la sua opera sono vivissimi tra noi e ancora ci ispirano. Il premio è andato al dott. Roberto De Icco del Mondino di Pavia, che della cinquantennale esperienza pavese nelle cefalee rappresenta il futuro prossimo. Prima di presentarvi il numero, è altrettanto doveroso menzionare un argomento su cui dovremo tornare nei prossimi numeri: la relazione tra cefalea e vaccino anti covid. L’argomento è caldo nei gruppi di discussione tra i pazienti, tante richieste di chiarimento (e di esonero) ci arrivano dai pazienti e molte evidenze su questa relazione stanno emergendo nella letteratura scientifica. Vi anticipo una conclusione di buon senso che è possibile estrapolare da quanto fin ora si sa: vaccinatevi e non abbiate paura. Qualsiasi cosa accada con la vaccinazione alla vostra cefalea sarà transitorio e di entità minore a ciò che potrebbe farvi il contrarre la malattia.

Ma veniamo ora ai contenuti del numero in uscita.
Come sapete, siamo sempre interessati ad analizzare a 360 gradi la dimensione dei problemi vissuti dai nostri pazienti. Così, nella solita intervista di Roberto Nappi, affrontiamo con la dott.ssa Silvia Malaguti, Neurofisiopatologa e Neurourologa, il problema del dolore pelvico cronico, condizione negletta ma molto invalidante dell’universo femminile (e non solo). Come sapete, il grosso dei pazienti dei centri cefalee è costituito da donne e spesso questa condizione è comorbida (cioè, si presenta contemporaneamente) all’emicrania. Talvolta, ne può costituire un meccanismo diretto o indiretto di cronicizzazione. Crediamo sia doveroso concorrere alla diffusione della conoscenza di tale argomento, nell’ottica di favorire una maggiore coscienza collettiva rispetto a questi problemi, anche per spingere magari le nostre lettrici a riconoscersi nel quadro clinico e sentirsi meno sole.

Il successivo articolo, a cura della dott.ssa Natascia Ghiotto, affronta un tema molto interessante e “vischioso”: la cefalea da fame. È sempre molto complesso capire se essa sia un trigger di una sottostante emicrania o una forma a sé stante, ma sicuramente occorre conoscerne esistenza e caratteristiche, per evitare d’incapparvi. Lo ripetiamo sempre: la prima strategia antiemicranica è l’igiene di vita. Ebbene, la regolarità dei pasti, assieme a quella del sonno, è al primo posto nel mantenere questa igiene.

Per la rubrica “la Cefalea in cucina” presentiamo un articolo della dott.ssa Eleonora Di Pietro, biologa nutrizionista dell’Associazione Eupraxia, inerente un’altra bevanda nera di colore e molto amata / odiata da tutti gli emicranici: il caffè. Ne approfitto per fare anche gli auguri alla dott.ssa Nesci, autrice del pezzo precedente della nostra rubrica, neo sposa proprio nei giorni scorsi. Infine, nella rubrica “Amarcord” riprendiamo un vecchio articolo del 2001 sull’emicrania e la medicina generale, il pezzo è sempre attuale nonostante il trascorrere del tempo ed è un modo per salutare la dott.ssa Emanuela Gerosa, anch’essa storica collaboratrice della Direzione Scientifica del Mondino di Pavia, che recentemente è andata in pensione.

Come sempre, spero che gli argomenti siano di vostro gradimento.
Buona lettura e fateci conoscere i vostri commenti.

Dott. Cherubino Di Lorenzo
Direttore Scientifico Cefalee Today