La cefalea è uno degli effetti collaterali più frequenti deicontraccettivi orali (CO)sia negli studi clinici che nella pratica quotidiana. Sull'andamento della cefalea in corso di assunzione di CO le vedute non sono affatto univoche, dal momento che è difficile trarre conclusioni sulla base di studi che non tengono conto dei più recenti criteri nosografici dell'International Headache Society (IHS) o che non distinguono accuratamente le caratteristiche dei CO in termini di molecole, dosaggi e via di somministrazione. Inoltre, le casistiche raccolte in centri specializzati selezionano donne in terapia con CO altamente sintomatiche per cefalea, soprattutto di tipo emicranico, e non rispecchiano, pertanto, la realtà della popolazione generale. L'interesse dei ricercatori negli ultimi anni si è appuntato sulla cosiddetta "cefalea da sospensione di estroprogestinici" (v. Nuova Classificazione Internazionale delle Cefalee II ed., punto 8.4.3) cioè in una forma di dolore estremamente severo, di durata prolungata e resistente agli analgesici (stato di male emicranico) che accompagna la donna, con un'intensità più o meno variabile, anche per tutti i 7 giorni della pausa di assunzione del CO quando si verifica il flusso mestruale.

I meccanismi con cui le manipolazioni ormonali inducono attacchi di cefalea da sospensione non sono ancora del tutto chiari, ma è ben noto che l'improvvisa caduta dei livelli plasmatici degli estrogeni immediatamente prima del flusso mestruale rappresenta un fattore critico. Recentemente abbiamo pubblicato sulla rivista internazionale Human Reproduction che una supplementazione con estradiolo per via trasdermica nel periodo di interruzione del CO può essere efficace non soltanto nel ridurre l'intensità degli attacchi di cefalea, ma anche nel migliorare la risposta clinica ai trattamenti sintomatici con analgesici specifici come i triptani e meno specifici come gli antinfiammatori non steroidei. Il beneficio dell'estradiolo sembra mediato da un effetto positivo sul sistema serotoninergico, fortemente implicato nei meccanismi dell'analgesia. Anche l'estensione del regime contraccettivo, eliminando la pausa e la mestruazione periodica da sospensione, sembra, allo stato attuale, una strategia plausibile per il controllo della cefalea correlata al ciclo mestruale. Sarà presto in commercio in Italia una CO senza pausa che potrà sensibilmente giovare a tutte le donne che hanno sintomi dolorosi (cefalea, dismenorrea) in coincidenza del flusso mestruale da sospensione.
Di estremo interesse in questo settore appaiono anche le due nuove vie di contraccezione attualmente disponibili in Italia, quella transdermica mediante cerotto e quella vaginale mediante anello. Il basso livello e la maggior stabilità dei livelli plasmatici degli ormoni, oltre che la possibilità di somministrazione continua senza pausa, rendono il cerotto e l'anello vaginale due strategie promettenti per il controllo della cefalea correlata al ciclo mestruale, come recentemente dimostrato da un gruppo di ricercatori americani.

Dr.ssa Rossella E. Nappi e Dr.ssa Silvia Detaddei

Bibliografia
Nappi RE, Sances G, Brundu B, De Taddeis S, Sommacal A, Ghiotto N, Nappi G. Estradiol supplementation modulates neuroendocrine response to M-chlorophenylpiperazine in menstrual status migrainosus triggered by oral contraception-free interval. Huma Reproduction 2005; 20 (12): 3243-8