Una maggiore consapevolezza dell'importanza di un più attento modo di alimentarsi per la prevenzione delle patologie collegate alle abitudini alimentari produrrà notevoli vantaggi sociali e sanitari, sia per i singoli cittadini che per specifici gruppi di popolazione.

Fra questi gruppi rientra il gruppo di soggetti che soffre di quel tipo di cefalea che nei Paesi Anglosassoni viene identificato con il nome di "dietary migraine" cioè cefalea legata all'alimentazione.

Numerosissimi sono gli alimenti che possono scatenare questa "dietary migraine"; infatti alimenti ottimi sia da un punto di vista nutrizionale che igienico-sanitario per alcuni non lo sono per altri soggetti.

Fra i cibi maggiormente incriminati ricordiamo la tiramina, che deriva dell'aminoacido essenziale tirosina, che si trova concentrata prevalentemente nei formaggi, ma che è presente anche nella birra e nel vino, il dolcificante sintetico aspartame, il glutammato monosodico che è un esaltatore di sapidità dei cibi.

Esistono poi altri cibi (ad esempio il cioccolato oppure la liquerizia), oppure ingredienti dei medesimi, in grado di scatenare la crisi emicranica a seconda naturalmente della sensibilità specifica del soggetto.

Risulta quindi essenziale che soggetti che hanno manifestato attacchi ripetuti di questa "dietary migraine" presentino attenzione non solo ai cibi propriamente detti, ma di fatto a tutto ciò che viene assunto mediante l'alimentazione.

E' stato infatti dimostrato che la gelatina utilizzata sia per la preparazione di capsule ad uso farmaceutico sia per la preparazione di caramelle e molti altri preparati dell'industria dolciaria, essendo costitutita da un'idrolizzato di proteine animali, può essere una delle cause scatenanti di un'episodio di "dietary migraine" senza che il soggetto interessato riesca a ricostruire quale sia stato il possibile fattore scatenante.

E' quindi un obiettivo essenziale al fine di effettuare una corretta prevenzione degli attacchi di "dietary migraine" che i soggetti affetti da questa patologia migliorino la comprensione e la consapevolezza dell'importanza della nutrizione, dei regimi dietetici e dello stile di vita al fine anche di sostenere da un lato le scelte a favore di alimenti che con certezza non rappresentino un fattore scatenante la crisi, dall'altro che venga comunque seguito un regime alimentare corretto che non determini a lungo termine deficit subclinici di specifici fattori nutrizionali.

Ricordiamo infine che anche il tipo di cottura a cui vengono sottoposti i cibi può essere una causa scatenante di un episodio di "dietary migraine"; gli alimenti sottoposti a frittura infatti rappresentano una frequentissima causa scatenante di episodi di "dietary migraine", soprattutto se la frittura non viene effettuata correttamente ed indipendentemente dal tipo di cibo che viene fritto.

Nel nostro prossimo appuntamento discuteremo in modo più dettagliato il significato di frittura corretta.

Mariangela Rondanelli

"DIETARY MIGRAINE"
(Clinical and Experimental Allergy, 2000;30:739-743)