La tutela del cittadino "invalido" è perfezionata e ricompresa tra i diritti essenziali dalla Costituzione, che, all'art.38, individua, sia pure implicitamente, il "principio della libertà dal bisogno". La previsione costituzionale si esprime sia nei confronti di ogni cittadino su base solidaristica, sia nei confronti del cittadino- lavoratore su base previdenziale-assicurativa. E' utile ricordare che richiamo molto netto alla questione si ritrova nella Dichiarazione Universale dei diritti dell'uomo agli artt. 22-23-25 (Assemblea Generale O.N.U. 10 dicembre 1948).

La concretizzazione Legislativa formale è stata caratterizzata nel nostro Paese da varie fasi:

  1. fase della prevalente integrazione lavorativa (collocamento "obbligatorio" o "privilegiato")
  2. fase dell'ampliamento delle prestazioni economiche
  3. fase del contenimento della spesa pubblica (problema dei "falsi invalidi")

Attualmente, la nozione di "invalido civile" è profondamente discussa in dottrina, talchè alcuni aspetti del dibattito si riflettono anche nella stessa terminologia utilizzata: "handicappato", "diversamente abile", "disabile", "fragile". La L.5 febbraio 1992, n. 104 ("Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate") e la L. 12 maggio 1999, n. 68 ("Norme per i diritti al lavoro dei disabili") costituiscono oggi i riferimenti legislativi di base.

Peraltro, la riforma ultima delle competenze statali e regionali in materia di sanità (salute) ed assistenza ("welfare") sta portando alcune Regioni a valutare la possibilità di legiferazione autonoma al fine di riconoscere sfere aggiuntive e complementari d'intervento rispetto al quadro delle tutele definito in sede nazionale.

In questo senso è da considerare la recente Circolare Regione Lombardia 14 dicembre 2006, n. 30 ("indicazioni operative per la valutazione delle cefalee nell'ambito dell'invalidità civile"), pubblicata sul B.U.R. Lombardia, 15 gennaio 2007, S.O. n. 3.

Essa aggiunge al sistema tabellare nazionale (D.M. 5 febbraio 1992 e D.M. 14 giugno 1994) una tabella orientativa quale strumento utile per l'accertamento (sulla base della ICHD-II, 2004) e per la valutazione percentualistica delle "cefalee".

Indicazioni pratico-operative per il cittadino sofferente di "cefalea" ai fini dell'applicabilità della Circolare 14 dicembre 2006, n. 30 della Regione Lombardia

La domanda per il riconoscimento della condizione di "invalido civile" deve essere presentata al competente servizio INPS, esclusivamente, per via telematica.
L'INPS, a sua volta, invia comunicazione al competente Servizio di Medicina Legale delle AUSL per l'istruttoria amministrativa e per la valutazione medico-legale.

La domanda deve, sempre, essere corredata da:

  1. certificato medico specifico (esiste apposito modello) redatto dal medico curante(preferibilmente dal proprio medico di medicina generale), che attesta la infermità e precisa la tipologia di intervento sanitario/socio-assistenziale richiesta;
  2. idonea documentazione sanitaria, utile a confermare le informazioni del medico curante e, in ogni caso, comprovante le patologie di cui il cittadino dichiara d'essere affetto.

Tale documentazione è estremamente importante perché le Commissioni Medico-Legali A.S.L. sono tenute a controllare ed a verificare autonomamente e con massima discrezionalità le dichiarazioni del richiedente. Perciò, è facile comprendere che quanto più accurata è la documentazione clinica consegnata, tanto più facilitato, rapido, preciso risulterà il lavoro delle Commissioni.

Per quanto si riferisce allora alla "cefalea" è importante tenere presente:

  1. la "cefalea" è forma morbosa di grande difficoltà diagnostica obiettiva e richiede estrema competenza specialistica per la sua precisa collocazione nosografica, nella classificazione internazionale, che, come si può dedurre dal prospetto riportato sulla delibera (confronta Classificazione Internazionale delle Cefalee) è molto complessa;
  2. le Commissioni medico.legali di A.S.L. sono obbligate a definire la loro valutazione sulla base di elementi obiettivi, essendo in ogni caso il loro operato sottoposto al successivo controllo delle Commissioni ministeriali di verifica;
  3. la documentazione clinica sulle "cefalee" è quindi utile venga rilasciata dai Centri specialistici, anche di Riferimento, della Regione Lombardia (tra questi il Centro Regionale Diagnosi e Cura delle Cefalee presso l'Istituto Neurologico Mondino di Pavia).

Presso l'Istituto Neurologico Mondino di Pavia opera il Nucleo di Valutazione Neuro-Traumatologica, che si occupa anche della valutazione medico legale della patologia cefalalgica (Nu.Va.Ne.T.).

Prof. F.M. Avato Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Dott.ssa E. Invernizzi Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.