PARESTESIA

Percezione di una sensazione abnorme (bruciore, formicolii, puntura di spillo, sensazione di caldo o di freddo, etc.) in assenza di stimoli specifici. I formicolii alla faccia e al braccio che spesso caratterizzano l'aura sensitiva sono un esempio di parestesia.

PET (Tomografia ad emissione di positroni)

Metodica radiologica che permette di effettuare indagini in vivo sulla biochimica o sul metabolismo di un organo, mediante impiego di molecole biologicamente attive, marcate con un radioisotopo. Fornisce informazioni di natura funzionale sull'encefalo estremamente utili per la comprensione della funzione cerebrale normale e patologica, oltrechè negli studi farmacologici in vivo. Ha applicazione come indagine di ricerca.

PLACEBO

Qualsiasi sostanza o procedura terapeutica inerte i cui effetti sull'organismo sono indipendenti dalle sue proprietà chimiche/ farmacodinamiche o meccanismo di azione. Le risposte placebo possono dipendere dal desiderio del paziente o del medico che funzioni (placebo deriva dal latino piacerà) o da situazioni di condizionamento ambientale.

(N.d.r. L'utilizzo più etico ed importante del placebo è nella valutazione di efficacia dei farmaci. Perché un farmaco possa essere considerato efficace i suoi effetti terapeutici devono essere significativamente superiori a quelli indotti da un placebo sulla stessa condizione, possibilmente nell'ambito di un disegno sperimentale che prevede l'assegnazione casuale di gruppi di soggetti al farmaco e al placebo, senza che lo sperimentatore o il paziente sappiano cosa stanno assumendo - studio randomizzato a doppio cieco controllato con placebo -. Il confronto con il placebo è fondamentale per stabilire la reale efficacia di farmaci o procedure ad attività antidolorifica, sull'umore e sul comportamento. Nella terapia delle cefalee una risposta positiva al placebo è ottenibile in circa il 30% dei soggetti e nel 10-20% dei casi i pazienti manifestano, dopo somministrazione di placebo, effetti collaterali spesso simili a quelli dei farmaci attivi)

PTOSI PALPEBRALE

Abbassamento della palpebra superiore che determina un restringimento della fessura palpebrale